skip to Main Content
Geom. Galli Guido

La Galli Immobili Srl viene costituita formalmente nel 1997 da Guido e Mirko Galli.

Viene così messo a frutto quel bagaglio di esperienza acquisita negli anni da Galli Guido prima, e da me successivamente. È ancora vivo in me il ricordo dei racconti di mio padre quando nei primi anni settanta cominciò la sua grande avventura alle dipendenze di Arietto e Sestilio Paletti, dopo che da capo cantiere divenne un venditore della Paletti stessa, come orgogliosamente si definiva.

Erano anni fantastici, i primi anni settanta, si scriveva la storia, si costituivano le prime società immobiliari che si occupavano di compravendita di interi stabili frazionatamente. I miei ricordi sono quelli di uffici vendite ricavati da roulotte trasportate all’interno dei cortili, con la fila di acquirenti e i contratti stipulati uno dietro l’altro; si riusciva quasi a vendere un palazzo in un giorno soltanto.

Sin da bambino ho respirato l’aria dell’ufficio vendite, dell’amore che mio padre aveva per il suo lavoro, della spontaneità e semplicità con le quali amava rapportarsi con le persone. Erano gli anni in cui si comprava casa in un giorno soltanto, perchè il venditore era in grado di trasmettere fiducia e convinzione sulla bontà dell’acquisto: si vedeva l’appartamento, si andava all’interno dell’ufficio vendite e dopo un’amichevole chiacchierata riassuntiva si stipulava il contratto d’acquisto.

Quanti racconti sono ancora presenti nella mia memoria, quanti venditori passati dalla Paletti e affiancati al Galli per fare esperienza… era orgoglioso della fiducia riposta nella sua persona e di sentirsi un po’ chioccia per i giovani ragazzi a lui affiancati.

Galli Immobili - Sede Storica

Anche io poi, una volta diplomato, sono ovviamente diventato uno di quei venditori a cui far fare gavetta. Era severo con me, un uomo di vecchio stampo, giacca e cravatta obbligatori, mentre abbigliamento diverso o barba non fatta non erano ammessi ed erano sempre necessari rispetto per le regole e per i clienti.

Non fu difficile per me recepire tutto ciò: ero avvantaggiato perché avevo acquisito, vedendolo per anni all’opera, quel suo modo di fare, quell’entrare in sintonia con l’interlocutore con semplicità e naturalezza, quelle che per lui erano le doti naturali ma fondamentali per essere non solo un buon venditore, ma soprattutto persona onesta e corretta.

A metà degli anni ottanta acquistò l’edificio che orgogliosamente ancora oggi è casa e insieme ufficio: la villa di Via De Luigi 1, frutto dei suoi sacrifici e risparmi. Lo rendeva orgoglioso: un uomo di terra come lui, emigrato da Bologna in cerca di fortuna, era riuscito a realizzare il suo sogno. Mi ripeteva sempre di essere fiero e orgoglioso di quello che aveva costruito, ma soprattutto del poter uscire a testa alta dalla sua casa, anche fulcro del suo lavoro.

Quindi ancora oggi, soprattutto ora che non è più al mio fianco, io eredito e spero di poter tenere alti questi valori. Grazie papà per tutto quello che siamo, per tutto quello che sono grazie a te.

Questo é un doveroso tributo alla persona che ha reso possibile tutto ciò, grazie alla quale è stato possibile realizzare il suo sogno, che è anche il mio: la GALLI IMMOBILI SRL.

Devo un ulteriore e immenso ringraziamento ad Agata che ci accompagna da venticinque anni in questa avventura, diventando parte integrante del progetto Galli Immobili, ma soprattutto della nostra famiglia, con l’auspicio di proseguire sul percorso indicatoci dall’indimenticabile Galli Guido.

Ovviamente non posso non citare anche la mia adorata mamma perché in realtà la gran parte del merito di tutto è anche e soprattutto sua.

A te devo tutto cara mamma, il tutto non sono ovviamente le cose materiali, e lì il tuo contributo è stato determinante, ma  quello che io sono grazie a te. Il tuo sorriso, la tua gioia, la tua forza saranno sempre con me. Con amore eterno tuo figlio Mirko.

Giovedì 13 gennaio 2022

Un commosso saluto al Rag. Arietto Paletti nel giorno della sua scomparsa

Si è spento il Commendatore, Ragioniere Arietto Paletti, figura di spicco e primaria nella storia del mercato immobiliare di Milano. Ne è stato il precursore e la massima espressione.

Mio padre ha iniziato a lavorare da lui negli anni d’oro (i primi anni Settanta). Si presentò a fare un colloquio (era un semplice capo cantiere e quando sentiva i venditori che non distinguevano un serizzo da una palladiana disse: “Voglio fare il venditore”). Il ragioniere lo assunse.

Fin da subito si instaurò un rapporto di grande stima da parte di entrambi e di ammirazione e venerazione da parte di mio padre per quell’uomo serio, severo e austero, che già a quei tempi rappresentava la storia in ambito immobiliare a Milano.
Mio padre nutriva timore e rispetto, erano molto diversi caratterialmente, ma vi posso garantire che per lui il Rag. Paletti è stato un faro e il riferimento assoluto in ambito lavorativo.

Mi ricordo ancora quando, appena finiti i miei studi da geometra, mio padre mi disse che la mattina successiva sarei dovuto andare con lui alla Paletti, per iniziare il mio lavoro da venditore immobiliare. Il mio papà era già uno dei venditori più esperti e anziani, aveva fatto da chioccia a molti, e in quel momento era arrivato il mio turno.

Ricordo ancora quella prima mattina, ero emozionato e spaventato, misi giacca e cravatta forse per la prima volta in vita mia, tanto è vero che non sapevo ancora “farmi il nodo”. Ai tempi era d’obbligo presentarsi adeguatamente vestiti, era una delle prime condizioni.

Quella mattina c’era la solita riunione, a cui presi parte, in cui tutti i venditori intorno ad un tavolo e alla presenza del Ragioniere, dovevano esporre verbalmente il resoconto della settimana nei loro cantieri, preferibilmente estraendo la cartellina contenente la vendita o le vendite concluse.

Io ero al fianco di mio padre, il quale comunicò che da quel giorno lo avrei affiancato, augurandosi di avere il benestare del Ragioniere per poter far sì che io potessi cogliere il privilegio di essere un venditore della Paletti.

Quella mattina avrò proferito sì e no tre parole, ma ricordo bene ancora oggi che dopo la riunione Paletti mi disse nel corridoio che avrei dovuto dimostrare di essere all’altezza di mio padre, anche se la cosa non sarebbe stata affatto semplice. Molti sarebbero rimasti schiacciati da una tale affermazione, ma io la colsi come uno sprone a far bene e una promessa che dovetti fare sia a mio padre sia al Rag. Paletti.

Mio padre mi ha sempre detto che tutto era stato reso possibile dal Paletti e che per lui si sarebbe anche buttato nel Naviglio.

Poi ci fu un periodo in cui non si capirono su una cosa e decisero di allontanarsi, ma vi posso garantire che quando mio padre pronunciava il nome Arietto Paletti il rispetto, la venerazione e l’ammirazione nei suoi confronti non erano certo cambiati.

Qualche anno fa ebbi il privilegio di incontrare di nuovo quella figura storica e il giorno prima ero emozionato come un ragazzino all’idea di quell’incontro.

Mi sedetti di fronte a lui che, quasi a novant’anni, emanava ancora tutto il suo carisma, per me fu ancora come quel primo giorno, ne ero onorato, la sua eleganza e il suo fascino erano rimasti immutati e io ne avevo un grandissimo rispetto.

L’emozione di quando ero ragazzino era rimasta intatta, ma aumentò ulteriormente quando il Rag. Paletti si complimentò e mi disse che era felice perché ero diventato un imprenditore immobiliare di successo.

Pochi giorni dopo quell’incontro, ebbi il privilegio di essere invitato alla cena di gala in centro per i suoi 90 anni, evento che ricordo ancora oggi con grande emozione, anche perché ritenni fosse il gesto per onorare anche e soprattutto il valore e la memoria di mio padre con la mia presenza in quella importante ricorrenza.

Grazie, con tutto il cuore Arietto Paletti, lei è stato per mio padre e per me un esempio. Sono onorato così come il mio papà di avere avuto il privilegio di lavorare con lei e sono certo che lui le avrebbe dedicato le stesse parole che scrivo io oggi.

La Famiglia Galli Guido  le deve tantissimo e io conserverò sempre nel cuore il privilegio di averla conosciuta e le mando un virtuale abbraccio e un ultimo, commosso saluto.

Grazie di cuore Arietto Paletti.

Guido e Mirko Galli

Back To Top